La pulizia degli spazi industriali è immaginata spesso come un’attività da svolgere una tantum, dal basso impatto sull’ambiente di lavoro e sulla produttività. La realtà è ben diversa: le pulizie all’interno delle aziende devono far parte della quotidianità e sono in grado influenzare direttamente il rendimento dell’impresa, il benessere dei dipendenti e la qualità dei luoghi di lavoro.
Quali sono i vantaggi di un’accurata pulizia? Innanzitutto riesce a incrementare la sicurezza dell’ambiente lavorativo, poiché buoni livelli di igiene e ordine riducono le fonti di rischio, di infortuni e di malattie professionali. Inoltre, una gestione razionale degli spazi riduce gli sprechi di tempo e ottimizza l’attività delle risorse umane, aumentandone anche il grado di comfort e l’efficienza. Non da ultimo, la pulizia quotidiana delle aree di lavoro permette di individuare per tempo eventuali malfunzionamenti, danni o anomalie dei reparti produttivi e di intervenire tempestivamente per ripristinarne il funzionamento.
Ma come pulire bene un’azienda? Ogni tipologia di industria presenta diverse specificità, che devono essere tenute in considerazione per gestire in modo efficace le operazioni di pulizia. Per ottenere pulizie impeccabili in ogni contesto servono organizzazione, una preparazione professionale e l’uso dei macchinari e dei prodotti più avanzati.
Ma quali sono i passaggi chiave di una pulizia industriale ben fatta?
La pulizia dei macchinari industriali
Il parco macchine di un’impresa è tra i suoi asset principali e necessita di una cura costante per mantenersi sempre ai massimi livelli di efficienza. La pulizia approfondita dei macchinari e delle loro componenti è infatti tra i passaggi principali delle pulizie in azienda.
Per detergere a fondo le superfici delle macchine si procede attraverso alcune fasi imprescindibili. La prima consiste nella rimozione, manuale o meccanica, dello sporco più evidente, che si tratti di residui di lavorazioni, polvere, liquidi, grassi o altre sostanze. Un lavaggio con acqua a elevate temperature può essere utile in molti casi per sciogliere lo sporco più resistente e favorirne la rimozione. L’uso abbinato di detergenti specifici può aiutare a emulsionare e asportare ogni residuo: un risciacquo accurato e un’asciugatura attenta dei macchinari completano l’attività.
Per risultati eccellenti è utile individuare le procedure di pulizia più sicure per la tipologia di superficie da trattare e il tipo di sporco da rimuovere: ogni materiale necessita infatti di uno specifico detergente, di un tempo di contatto ben determinato e di attrezzi dedicati per essere applicato e rimosso. Errori in questo senso possono compromettere l’integrità delle macchine e, nei casi peggiori, anche l’incolumità dei lavoratori.
La pulizia dei pavimenti
Punto di passaggio utilizzato in maniera frequente dallo staff, le pavimentazioni delle aziende devono essere prive di fattori di rischio, ingombri e impurità di ogni tipo. Com’è facile intuire, la presenza a terra di oggetti lasciati incustoditi o di sostanze come oli o lubrificanti può mettere a repentaglio la sicurezza del luogo di lavoro.
La pulizia dei pavimenti dovrebbe prevedere una prima fase di riordino, seguita dall’asportazione dello sporco tramite l’azione meccanica di scope o aspirapolveri industriali e dalla detersione attraverso appositi prodotti chimici. Sono molti gli ausili utilizzabili per ottenere una pulizia ottimale dei pavimenti, interni o esterni all’azienda: le spazzatrici ad esempio rimuovono efficacemente ogni tipo di sporco da cortili, marciapiedi e strade, mentre l’azione combinata delle lavasciuga è sempre più apprezzata da chi desidera risparmiare tempo e risorse.
Spogliatoi e aree comuni
Tutte le zone adibite a spogliatoio meritano un’attenzione particolare quando si organizza una sessione di pulizia. Si tratta infatti di aree di intenso passaggio, che dovrebbero sempre essere mantenute in perfette condizioni igienico-sanitarie.
A dover essere oggetto di approfonditi interventi di lavaggio e disinfezione sono ovviamente anche le toilettes presenti in questi ambienti: i WC, le docce e i lavandini dovrebbero essere puliti con cadenza quotidiana o anche più spesso se il contesto lo richiede. Particolare attenzione va posta poi all’igienizzazione delle superfici di contatto, come maniglie, pulsanti, pomelli o tasti.
Il discorso vale anche per le aree comuni, le mense i punti di ristoro: tavoli, tastierini e ogni tipo di superficie dovrebbe essere lavata e disinfettata con elevata frequenza e con i prodotti più idonei in base alla tipologia di industria in cui sono collocate.
Come pulire gli uffici?
Gli uffici sono apparentemente le zone delle imprese meno soggette a sporcarsi ma in realtà anche in questi spazi possono accumularsi notevoli quantità di polvere, sporcizia, allergeni e sostanze dannose per la salute di chi li vive ogni giorno. La condivisione degli oggetti e degli ambienti possono favorire le proliferazioni batteriche e un piano di pulizia completo non può prescindere da una pulizia accurata e ben eseguita degli uffici.
Le scrivanie, le sedie, i monitor, le tastiere, i mouse o i telefoni sono soggetti a contatti ripetuti e dovrebbero essere deterse e disinfettate con costanza. Per pulire bene gli uffici è buona regola procedere sempre dall’alto verso il basso, iniziando cioè dai lampadari, per procedere con le scrivanie e infine con i pavimenti. Ciò consente di evitare di ricontaminare le superfici già pulite e ottenere quindi risultati più accurati.
Anche in questo caso l’asportazione grossolana dello sporco più evidente dovrebbe essere seguita da un lavaggio con acqua e/o detergenti, da un risciacquo, da una corretta asciugatura e da una disinfezione con i prodotti più all’avanguardia.
La sanificazione degli ambienti: non solo pulizia
Come accennato, l’attività di pulizia industriale dovrebbe essere solo una delle fasi di un più completa procedura di sanificazione, ossia quell’insieme inscindibile di operazioni di pulizia e disinfezione degli spazi.
La pulizia infatti è il processo che rimuove dagli oggetti e dalle superfici le polveri, la sporcizia, le impurità di diverso genere. La disinfezione invece si propone di distruggere o inattivare tutti i microorganismi patogeni che potrebbero trovarsi negli ambienti lavorativi, utilizzando prodotti in grado di uccidere germi, virus e batteri senza però corrodere o aggredire le superfici.
La sanificazione è intesa come la combinazione di pulizia e disinfezione, che può rendere un luogo di lavoro davvero sicuro sotto il punto di vista igienico. Parte integrante della sanificazione dovrebbero essere anche gli interventi di ventilazione, nonché quelli di regolazione della temperatura, dell’umidità, dell’illuminazione e del rumore: tutti elementi che contribuiscono a creare un posto di lavoro davvero confortevole e privo di rischi professionali.
L’intervento di professionisti della pulizia
Com’è possibile intuire, la pulizia industriale non è un’attività così semplice e scontata. Molte aziende decidono di gestire i loro processi di pulizia in modalità fai-da-te, sfruttando le loro risorse interne ed elaborando autonomamente tempi, calendari e responsabilità. Per poterlo fare è però necessario fornire agli addetti alla mansione le competenze e le attrezzature tecniche per portare a termine il compito con successo.
Non sempre è però possibile dedicare personale interno alle pulizie, né assicurare che gli operatori preposti siano sempre a conoscenza delle procedure da seguire e dei più recenti aggiornamenti di legge in merito alla pulizia o alla sanificazione degli ambienti di lavoro. Gestire internamente le pulizie dell’impresa significa anche investire nell’acquisto di macchinari, prodotti e DPI adatti allo scopo, da tenere costantemente aggiornati e in buono stato di manutenzione.